Stai affrontando ombre dal tuo passato? I traumi dell’infanzia possono sembrare mostri in agguato, ma c’è una via d’uscita per riconquistare la tranquillità. Scopriamo come liberarci dal peso di quelle vecchie ferite e trovare la pace che meriti.
Tutti abbiamo nel nostro bagaglio di vita esperienze che ci hanno plasmato in qualche modo. Purtroppo, non tutte queste esperienze sono state delle pacche sulla spalla o dei sorrisi incoraggianti; alcune di esse possono aver lasciato dei segni molto meno piacevoli. Soprattutto quando questi avvenimenti spiacevoli si verificano nei primi anni di vita, possono gettare ombre lunghe e scure sulla nostra esistenza adulta.
Oggigiorno, sappiamo che affrontare e comprendere questi traumi è cruciale per vivere meglio. Perciò, voglio condividere nove fasi che potrebbero darti una mano a lenire quelle vecchie cicatrici emotive, perché diventare un adulto sereno e pieno di forza interiore è possibile.
Tutto inizia con la comprensione dei traumi infantili
I traumi infantili nascono da esperienze molto dolorose nei nostri primi anni di vita. Possono essere di vario tipo: abusi, trascuratezze, perdite importanti… E questi brutti ricordi, purtroppo, non restano confinati al passato, ma possono influenzare il nostro benessere mentale ed emozionale anche quando diventiamo più grandicelli.
Dal punto di vista scientifico, è stato dimostrato che queste brutte esperienze possono intaccare le nostre emozioni, modificarci l’umore, scuotere le nostre capacità cognitive e persino rovinare i rapporti con gli altri. Comprendere tutto ciò è il primo passo per iniziare a fare un po’ di ordine tra i casini lasciati da queste esperienze traumatiche.
Che tipo di traumi ci portiamo dietro?
Non tutti i traumi sono uguali. Si va dai grandi spaventi, come incidenti o malattie che non ti lasciano in pace, fino agli abusi soprattutto se sono stati fisici o emotivi. Ma attenzione anche ai cosiddetti micro-traumi: magari passano inosservati, ma possono lasciare delle belle ammaccature sull’anima.
Riconoscere e categorizzare i traumi è utile per capire come affrontarli. Tipo, se da piccoli abbiamo vissuto in un ambiente stressante h24, non è raro che da grandi siamo più a rischio di ammalarci o di avere problemi con gli altri. Capire da dove vengono certi sentimenti o comportamenti è la chiave di volta per iniziare a lavorarci su.
Com’è la lotta contro i traumi in terapia?
Il primo passo è parlare apertamente del trauma. Potrebbe sembrare un po’ spaventoso, ma lasciar fuoriuscire tutte le emozioni represse può aiutare un sacco. Accettare e affrontare quello che il trauma ci ha fatto sentire è essenziale per iniziare a rimettere in sesto il nostro “io” più profondo.
Il concetto di “reparenting” vuol dire prendersi cura di sé stessi in un modo che forse non abbiamo sperimentato da bambini. Costruire una resilienza e non perdere mai la speranza sono le basi per lasciarsi alle spalle le brutte esperienze. È importante ricordare che guarire è un viaggio molto personale e che, con il giusto impegno, si può aspirare a una vita più felice e appagante.
“Non c’è niente di più forte di un cuore spezzato che ha imparato ad amare di nuovo”, affermava il celebre scrittore italiano Massimo Bisotti. Questa riflessione risuona profondamente quando si parla di sanare i traumi dell’infanzia. La nostra società è spesso incline a sottovalutare l’impatto che gli eventi avversi vissuti durante questi anni critici possono avere sullo sviluppo emotivo, psicologico e fisico di un individuo.
La comprensione e il trattamento dei traumi infantili non sono semplicemente un esercizio di auto-aiuto, ma una necessità impellente per promuovere una società più resiliente e compassionevole. Riconoscere che dietro ogni comportamento adulto problematico può celarsi un bambino ferito, è il primo passo verso una vera guarigione. L’approccio terapeutico, che include la verbalizzazione delle esperienze traumatiche e la pratica della catarsi, insieme alla strategia del reparenting, offre non solo speranza ma una concreta via d’uscita dal labirinto del dolore.
La resilienza, lungi dall’essere un dono innato, emerge come una capacità che tutti possiamo sviluppare con impegno e pazienza. Il messaggio chiave è che, nonostante le ferite del passato, la possibilità di una vita piena e soddisfacente non è un miraggio, ma una meta raggiungibile. Iniziare questo cammino di guarigione richiede coraggio e determinazione, ma ricordiamo che il viaggio verso il benessere inizia con un singolo passo, accompagnato dalla fede nel processo di cura.
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